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Sintomi fogliari su quercia da Bretziella fagacearum (Foto di: EPPO Global Database, 2023)

Deperimento della quercia (Bretziella fagacearum)

Bretziella fagacearum (Bretz) Z.W. de Beer, Marincowitz, T.A. Duong & M.J. Wingfield (syn. Ceratocystis fagacearum (Bretz) J. Hunt) è un fungo ascomicete agente del deperimento delle querce. Rappresenta una seria minaccia a causa della presenza in Lombardia di superfici forestali a quercia e di condizioni climatiche che potrebbero favorire un eventuale insediamento del patogeno.

L’origine di Bretziella fagacearum è al momento ancora ignota. Anche la sua distribuzione geografica è piuttosto limitata; fino al 2023 questo patogeno era noto esclusivamente in alcuni stati orientali degli Stati Uniti d’America, poi è stato segnalato per la prima volta in Ontario (Canada) in un’area urbana dove sono state adottate immediatamente misure volte al contenimento del focolaio. Al momento, B. fagacearum non è segnalato come presente in altri continenti.

Per maggiori informazioni sulla diffusione di B. fagacearum visualizza la mappa dell’EPPO.

Bretziella fagacearum è un classico patogeno vascolare responsabile di veri e propri fenomeni di deperimento. La malattia si manifesta infatti con il progressivo disseccamento delle foglie e dei rami ed infine di tutta la pianta. Il disseccamento inizia generalmente dalla cima dell’albero; anche le foglie disseccano a partire dai margini esterni, tanto che le nervature restano verdi più a lungo rispetto al resto della lamina fogliare. La clorosi e la successiva necrosi delle nervature si verifica solo nelle querce sempreverdi (ad esempio Q. ilex). Le foglie morte restano a lungo sulla pianta.

A livello dei tessuti legnosi, i vasi colonizzati dal fungo diventano più scuri, mentre la corteccia via via si distacca. Il fungo generalmente si sviluppa solo nei vasi xilematici; a questa colonizzazione la pianta risponde con la produzione di tille che limitano il flusso di acqua e sostanze nutritive, determinando il progressivo disseccamento e di conseguenza la morte della pianta stessa.

In Nord America, dove il patogeno è presente, i primi sintomi compaiono già nel mese di maggio.

Bretziella fagacearum può infettare oltre 30 specie di querce e anche diverse altre specie afferenti alla famiglia delle Fagacee (es. Castanea mollissima, Lithocarpus densiflora). Nessuna quercia nordamericana risulta resistente al fungo. Prove sperimentali di inoculazione hanno dimostrato che anche le querce europee (es. Quercus robur, Q. petraea, Q. pubescens) sono particolarmente suscettibili a B. fagacearum.

Significative perdite economiche dovute a B. fagacearum si verificano soltanto in contesti molto ristretti del suo areale di diffusione. La riduzione della produzione e del valore del legname sono per lo più associate alla morte degli alberi colpiti dalla malattia; tuttavia, il legname recuperato dalle piante morte viene impiegato per la produzione di prodotti in legno a livello locale. Il maggior impatto dal punto di vista economico e sociale si riscontra per lo più nelle foreste urbane a causa della rimozione degli alberi e dei costi sostenuti per la sostituzione delle querce di elevato valore.

Bretziella fagacearum ha una velocità di diffusione piuttosto bassa (da uno a diversi anni) tra piante limitrofe e comunque solo in presenza di contatti radicali.

Su brevi o lunghe distanze generalmente la diffusione di questo patogeno fungino è mediata da insetti vettori quali i coleotteri afferenti al genere Pseudopityophthorus, come P. minutissimus e P. pruinosus; anche alcuni crisomelidi sembrano essere coinvolti nel trasporto a distanza dell’inoculo fungino.

Su lunghe distanze, comunque, la principale via di diffusione è rappresentata dalla movimentazione di legname infetto (con e senza corteccia), nonché della sola corteccia, di quercia o di altre specie ospiti. Anche la movimentazione di piante da impianto potrebbe costituire una potenziale via di diffusione del patogeno; tuttavia, al momento non si hanno segnalazioni di infezioni da parte di B. fagacearum su giovani piantine di quercia nei vivai statunitensi.

Non ci sono invece prove sulla potenziale trasmissione per mezzo delle ghiande.

In linea con quanto previsto dalla normativa di riferimento, il Servizio Fitosanitario della Regione Lombardia per individuare l’eventuale presenza del patogeno effettua una sorveglianza del territorio e dei siti che potrebbero essere a maggiore rischio di introduzione (es. vivai).

Non esiste attualmente una normativa specifica riguardante Bretziella fagacearum.